Rita De Angelis: “…in memoria della Shoah e dei giusti d’Italia, i non ebrei che salvarono gli ebrei..”

Caro Paolo D’Arpini,

sappi che il 12 Marzo del 1996 ho avuto l’onore di ricevere il riconoscimento dall’ambasciatore israeliano a Roma insieme a mio padre ed il ringraziamento dei figli degli ebrei che mio nonno ha salvato, compreso un ebreo molto anziano che mi ha mostrato le lettere che mio nonno si era incaricato di fare recapitare all’epoca alla sua famiglia insieme ai soldi che lui aveva inviato. E’ stato veramente un grande gesto, e solo allora ho capito la grandezza della cosa e penso che non lo dimenticherò mai.

 

Il 27 Gennaio  ricorre l’anniversario del terribile genocidio, operato a danno degli ebrei, da parte dei nazisti che a partire dal 1938, si adoperarono per la distruzione e la morte di milioni esseri umani. La loro colpa essere di un’altra “religione”. Dal 2000 in Italia è stato istituito “il giorno della memoria” dal quel 27 Gennaio 1945, giorno,in cui furono aperte le porte di Auschwitz e raccontato al mondo l’enorme sterminio compiuto a danno del popolo ebreo, giornata istituita dal mondo intero per non dimenticare. Ma proprio in occasione di questa ricorrenza vi voglio parlare del libro su ”I Giusti d’Italia: i non ebrei che salvano gli Ebrei” in cui si parla degli Ebrei salvati dagli italiani tra il 1943 ed il 1945, una ricerca nata allo Yad Vashem, ma curata in Italia da Liliana Picciotto, ispirata al grido di dolore di Primo Levi al suo ingresso in Auschwitz . In questo libro si rende merito al macellaio del Ghetto, Enrico De Angelis, mio nonno, che il giorno della deportazione, ne salva di ebrei ben 42 dietro la saracinesca del proprio negozio di macelleria. La stessa cosa avvenne in un altro paese d’Italia, Cotignola in provincia di Ravenna, in cui altri 40 ebrei vennero salvati. Quelle persone non ebree salvarono gli ebrei dallo sterminio e dalla deportazione rischiando la propria vita e senza trarne alcun vantaggio personale. Nobili espressioni di resistenza civile al nazifascismo. Puri atti di eroismo in un momento in cui la coscienza collettiva si era smarrita. Il libro contiene 385 storie, raccontate senza fronzoli ed in maniera semplice, che non devono essere dimenticate, ma ricordate, in memoria di un genocidio razziale che ha segnato per sempre in maniera negativa il mondo e gli uomini.

 

Rita De Angelis

 

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